Negli ultimi anni una delle attività più redditizie dell’economia, e su cui molti imprenditori hanno puntato è sicuramente quella di aprire un’attività in franchising.
Il comune di Milano ha indetto un bando molto interessante in merito, che non solo offrirà nuove opportunità di lavoro ma ripopolerà aree commerciali sfitte o dismesse della città come le viette perpendicolari a via Mazzini, i distretti urbani del commercio di Buenos Aires che comprendono anche le traverse di via Castaldi, via Sirtori, via Settala e via Lambro oltre alla rinomata e storica zona delle botteghe della città meneghina ossia l’area del Corso di Porta Ticinese.
I settori cui il bando si rivolge sono quello della ristorazione, dei servizi e del commercio in genere.
Grazie a questo incentivo, questi spazi riprenderebbero vigore, come le zone centrali adiacenti e garantirebbe maggiore sicurezza e minimizzerebbe forme di degrado, secondo l’Assessore al Commercio, Attività Produttive del Comune di Milano Franco D’Alfonso.
Per il consigliere inoltre l’apertura di nuovi negozi, favorirebbe poi l’occupazione, nel franchising fondata principalmente sull’autoimprenditoria.
E non è solo il capoluogo meneghino a promuovere l’attività, bensì tutta la Regione con il progetto “Fare impresa in Lombardia”: sono stati infatti prorogati i termini previsti inizialmente per aprile fino al 30 giugno, di presentazione delle domande inerenti ai contributi per l’apertura di nuove attività. Anche in questo caso il bando è rivolto non solo a candidati interessati al franchising, ma anche a imprenditori che hanno un esercizio già avviato e intendono convertirlo tramite affiliazione a un franchisor.
L’Assessore alla Sviluppo Economico della Regione Lombardia Parolini, ha commentato il provvedimento come una svolta in grado di rivitalizzare l’imprenditoria regionale, grazie a un connubio sinergico tra le parti coinvolte ossia candidati e più di cento franchisor aderenti alla proposta.
Il consigliere ha poi specificato che in una città come Milano, l’opportunità di fare impresa in franchising, ha meno rischi rispetto a chi decide di avviare una start-up che di per sé costituisce una sfida e si è esposti a più pericoli.
Un altro vantaggio che offre l’apertura di un franchising è la conversione di piccoli negozi al dettaglio, la flessibilità dunque, oltre a un’adeguata formazione sui prodotti e servizi e un’assistenza sicura da garantire al cliente.
Il progetto ha preso in considerazione venticinque comuni e individuato esercizi chiusi con ottime potenzialità che potrebbero essere riaperti e offrire ai cittadini i propri prodotti e prestazioni.
Nello specifico, per il bando nel solo comune di Milano sono stati stanziati 450.000 euro messi a disposizione in parte dal comune, 263.000 e in parte dalla Regione 205.000, che comprenderanno l’arredo, i beni strumentali compresi quelli informatici e una quota per le spese d’affitto.
Le aziende franchising ad aderire al progetto “Fare impresa in franchising in Lombardia” fanno capo in tutto a 104 marchi, selezionati dalla Regione e particolarmente propensi ad aprire nuovi negozi in tutta la regione.
Insomma fino a giugno si avrà la possibilità, per chi desidera avviare una propria impresa e per chi avrà voglia di mettersi in gioco, con tutte le garanzie di un marchio già conosciuto, di aprire un’attività in franchising.
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