Bonus ascensore: ecco tutte le informazioni su agevolazioni e contributi statali

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Sapevi che puoi beneficiare del bonus ascensori previsto dal Governo con detrazioni fiscali di vario genere? Sicuramente ne hai già sentito parlare per cui se desideri abbattere le barriere architettoniche della tua abitazione o fare miglioramenti in termini di efficienza previsti dal Superbonus al 110% questo articolo fa al caso tuo.

Sono previste almeno tre agevolazioni: ecco quali sono

Come si legge tra le news del blog di Novaelevators, azienda specializzata nell’installazione e nella manutenzione di ascensori, le opportunità da cogliere in termini fiscali sono moltissime e consentono di abbattere in modo significativo i costi per questo genere di lavori.

I bonus previsti per chi vuole installare un ascensore, che sia esso destinato ad un’abitazione privata o ad un condominio, sono di tre tipologie. Queste riguardano le agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche, il bonus ristrutturazioni edilizie al 50% ed il superbonus per intervento trainato. Vediamoli uno ad uno.

Agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Questa agevolazione è precedente ai bonus variati dal Governo ma rimane pur sempre valida. Chi desidera installare un ascensore per migliorare l’accessibilità di uno stabile privato o pubblico, magari scegliendo tra mini-ascensori, ascensori e piattaforme elevatrici per disabili, potrà beneficiare di due agevolazioni: l’IVA al 4% e la detrazione IRPEF al 19%.

Tali agevolazioni possono essere ottenute assieme ai contributi statali a fondo perduto che si possono ottenere presentando apposita domanda presso gli Uffici Comunali preposti. L’Aliquota agevolata prevede una riduzione dal 22% al 4% sull’Imposta sul Valore Aggiunto applicata al momento dell’acquisto.

Come procedere per farne richiesta?

Qualora i lavori rientrino tra quelli per cui è necessario presentare apposita pratica edilizia sarà necessario attendere anche l’ok del Comune. La detrazione IRPEF al 19%, invece, è un’agevolazione riconosciuta a persone affette da disabilità o da chi ha fiscalmente a carico un disabile. Si tratta di una misura in vigore da molti anni, nata proprio per favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Le altre agevolazioni

A queste si aggiungono anche le detrazioni IRPEF al 36% e al 50% che consistono in bonus per la realizzazione di elevatori esterni all’abitazione per favorire la mobilità del disabile. Questi prevedono una riduzione della quota IRPEF del 50% per importo massimo di 96 mila euro se la spesa è stata sostenuta dal giugno 2012 al 31 dicembre 2021.

La detrazione al 35%, invece, è prevista per importi massimi di 48 mila euro per acquisti di ascensori e lavori di installazione a partire dal 1° gennaio 2022. Tale agevolazione non è fruibile contemporaneamente a quella del 19% prevista per le spese sanitarie del disabile.

L’assegnazione in graduatoria

Coloro che sono affetti da disabilità possono partecipare anche alla graduatoria pubblica per l’assegnazione dei contributi per le opere finalizzate al superamento delle barriere architettoniche. Possono presentare tale richiesta persone con invalidità certificata dalla Asl. La graduatoria darà priorità a chi ha invalidità pari al 100% e coprirà il costo intero dei lavori per spese complessive che non superino i 2.582,28€. Per importi fino a 12.911,42€, invece, il contributo copre la parte eccedente fino a 2582,28€.

Anche il superbonus 110% permette di usufruire di agevolazioni

Il superbonus 110%, invece, è l’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che aumenta a 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute da luglio 2020 al 30 giugno 2022 per interventi di vario genere, tra cui miglioramento energetico, installazione di impianti fotovoltaici, ascensori ecc…

La detrazione è ripartita in quattro quote annuali e si può avere accesso per l’installazione dell’ascensore in un condominio per il quale, entro il termine di dicembre 2022 sia stato terminato almeno il 60% dei lavori.

Per richiedere la detrazione è necessario che nell’edificio sia presente un anziano o una persona con disabilità e che tra i lavori di installazione siano eseguiti anche lavori trainanti per il miglioramento energetico. L’elevatore debba essere utile a superare le barriere architettoniche e deve essere accessibile. Inoltre, il massimale di spesa è fissato a 96 mila euro.