L’allergia è una condizione caratterizzata da una maggiore sensibilità ad una sostanza estranea (chiamata allergene) la quale attiva i sistemi di difesa del nostro organismo (sistema immunitario) e provoca reazioni di difesa eccessive.
Normalmente infatti il sistema immunitario reagirebbe solo nel caso di attacchi da sostanze dannose come i batteri. Per gli individui che soffrono di allergia invece, il sistema immunitario si attiva in modo eccessivo e reagisce anche quando riconosce la presenza di sostanze relativamente innocue, come il polline. La gravità di una reazione allergica può variare da un lieve disagio a situazioni di pericolo di vita. Oggi i trattamenti per le allergie includono la prevenzione, l’uso di medicinali antistaminici in compresse (efarma.it/zirtec-7-compresse-rivestite-10-mg), steroidi o altri farmaci, e immunoterapia per desensibilizzare la risposta allergica.
Gli allergeni possono stimolare una risposta immunitaria quando si respira o si viene in contatto con l’allergene, o per ingestione di cibo o bevande, o a causa di alcuni farmaci.
Le allergie più comuni sono rappresentate da eczemi, orticaria, febbre da fieno e manifestazioni d’asma. Inoltre è importante sapere che ci sono una serie di condizioni in cui è possibile scatenare reazioni allergiche, ad esempio quando si viene in contatto con determinati alimenti, con peli di animali domestici, con il polline nell’aria o il veleno della puntura di insetti come vespe e api.
Il metodo più comune che viene utilizzato per identificare le allergie specifiche è un test cutaneo. Attraverso una leggera puntura, o facendo una iniezione appena sotto pelle, il medico può osservare la reazione del corpo a vari allergeni.
Questo test della pelle non può classificare tutte le allergie, tuttavia copre la maggior parte delle categorie, come le allergie comuni respiratorie, l’allergia alla penicillina, le allergie alimentari e alle punture di insetti. Essere consapevoli delle sostanze alle quali si è allergici potrebbe impedire una reazione allergica futura che potrebbe metterci in pericolo di vita.
L’allergia ha una percentuale di ereditarietà, per cui i figli di dei soggetti allergici hanno più chances di sviluppare qualche forma di allergia. Di conseguenza, i medici spesso risalgono alle allergie del paziente basandosi sulla storia familiare e sulle cartelle cliniche personali.
Infine, i medici cercano indizi nelle recenti attività che i pazienti esercitano facendo una serie di domande per valutare alcune informazioni utili. Ad esempio, per determinare se una reazione è il risultato dell’assunzione di un alimento, o di allergeni presenti nell’aria o chimici, il medico potrebbe chiedere: “Hai mangiato qualcosa di insolito recentemente?”, “Hai lavorato o effettuato delle attività all’aperto?” o “Sei venuto in contatto con sostanze che potrebbero aver irritato la tua pelle e gli occhi?” Il medico probabilmente chiederà anche se si soffre di asma , in quanto le allergie aumentano il rischio di un attacco d’asma.
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