eSports: un fenomeno di massa che parte da lontano

Non è passato più di qualche anno da quando il Comitato Internazionale Olimpico ha cominciato a mostrare particolare interesse nei confronti degli eSports. Correva l’anno 2018, e da quel momento in avanti è sostanzialmente iniziato un trend di portata mondiale che, stando alle previsioni di Goldman Sachs, dovrebbe raggiungere un fatturato pari a tre miliardi di euro entro la fine di quest’anno solare.

eSports – Definizione

Letteralmente, gli eSports sono degli sport elettronici. Nello specifico si tratta di videogiochi competitivi giocati a livello professionistico. Parliamo di vere e proprie discipline, per cui ogni anno vengono organizzati tornei di portata nazionale e internazionale.

eSports – Quali sono?

Partiamo da un presupposto semplicissimo: qualsiasi genere di videogiochi può essere considerato uno sport elettronico, a patto che venga giocato competitivamente. Ad esempio, uno sparatutto in prima persona come Call of Duty ha il suo campionato del mondo, la cosiddetta Call of Duty World League, evento a cui partecipano centinaia di squadre diverse.

Lo stesso può dirsi poi dei videogiochi sportivi, su tutti quelli calcistici. In questo senso il trono è occupato da due colossi come FIFA e PES, che possono vantare accordi con vari club professionistici.

Non vanno poi dimenticati titoli come Overwatch, Dota2, e i famosi giochi Blizzard come World of Warcraft, Heroes of the Storm ed Heartsto, ma lo scettro degli eSports spetta probabilmente a League of Legends. Il celebre MOBA sviluppato da Riot Games vanta 180 milioni di giocatori unici in tutto il mondo, dato che sembra destinato ad aumentare.

eSports – Storia

Le origini degli eSports risalgono al 1972, quando le console domestiche hanno iniziato a diffondersi. Nel 1980 si tiene la prima competizione di Space Invaders a livello nazionale, con addirittura 10.000 partecipanti. L’inizio degli anni ’90 segna invece il periodo d’oro per le competizioni e i tornei videoludici. Street Fighter e Mortal Kombat, seguiti da GoldenEye e altri sparatutto in prima persona imbastiscono i loro primi tornei, aprendo la strada alle serie di Starcraft, Warcraft, Overwatch, Call of Duty e Halo. Si arriva così al 1998, anno del leggendario torneo di Starcraft 2 a cui presero parte 16 squadre, tutte da remoto.

Con l’arrivo degli anni 2000, gli Esports hanno guadagnato sempre più consenso. L’istituzione di eventi come il World Cyber Games e l’Electronic Sports World Cup, seguiti dal lancio della Major League Gaming (MLG) nel 2002 sono quindi la naturale evoluzione di un processo iniziato molti anni prima.

Nel 2006 arriva invece il primo evento televisivo, quando USA Network decide di trasmettere un torneo di Halo 2. Non sarà una scelta fortunata, e gli eSports dovranno aspettare l’arrivo di Twitch per diventare davvero mainstream. È proprio in quegli anni che League of Legends diventa un fenomeno di massa. Nel 2011, infatti, si tiene il suo primo campionato mondiale e solo due anni più tardi l’evento fa il tutto esaurito allo Staples Center di Los Angeles solo pochi minuti dopo la messa in vendita dei biglietti.

eSports – Numeri

I videogiochi competitivi sono ormai parte integrante della nostra cultura e non è un caso che marchi e media di tutto il mondo stiano prestando sempre più attenzione. In effetti, si stima che entro la fine di quest’anno gli spettatori di eSports arriveranno a 29,6 milioni, con un aumento dell’11,5% rispetto al 2021. Per quanto riguarda il fatturato invece, come già detto nell’introduzione, si prevede di sfondare il tetto dei tre miliardi.

I numeri appena enunciati non lasciano spazio a interpretazioni: quello degli eSports è un settore in costante crescita. Non è un caso, dunque, che anche squadre del calibro di PSG, Schalke 04 ed FC Copenhagen abbiano cominciato a investire negli sport elettronici, con l’obiettivo di attirare un pubblico più giovane.

Conclusione

Nell’arco di qualche anno gli eSports sono diventati un fenomeno di portata mondiale, capace di attirare l’attenzione delle realtà più importanti al mondo. I risultati raggiunti sono figli di un percorso longevo, risalente a circa mezzo secolo fa, che ha portato alla fondazione di una community sempre più ampia e varia. E proprio questo lascia presagire un’ulteriore crescita negli anni a venire.