Fiducia del dentista: come si costruisce e su cosa si basa

Rivolgersi al proprio dentista solo quando sentiamo un atroce dolore che ci rende impossibile la gestione della nostra vita quotidiana è del tutto sbagliato: da sempre, infatti, medici professionisti insistono non solo sull’importanza di una corretta e completa igiene orale, ma anche su quella relativa alla prevenzione, che non significa solo lavarsi bene i denti dopo ogni pasto, usare il filo interdentale ed un collutorio specifico, ma significa anche essere pronti ad avere la massima fiducia nei ruoli e nelle attività di questo professionista e rivolgersi al dentista anche per delle visite di controllo, di tanto in tanto.

Ogni quanto tempo ci si dovrebbe rivolgere al dentista per delle visite di controllo? Il portale Dentistabari.org suggerisce, in linea di massima, è in genere il professionista a consigliare al proprio paziente quali sono i tempi di tolleranza entro i quali è importante effettuare una visita di controllo: infatti, sebbene vi siano delle regole universali, è anche vero che ogni paziente è un caso a sé e che potrebbe essere necessario un tempo più ristretto tra una visita e l’altra, a causa di patologie o problemi che potrebbero rendere importante un controllo più ravvicinato.

Insomma, in linea di massima ci si dovrebbe rivolgere al dentista per una visita di controllo all’incirca ogni sei mesi: questo potrebbe essere un tempo normale, affinché il dentista possa essere in grado di scorgere eventuali danni o problemi all’apparato dentario o alla bocca in generale, che potrebbero degenerare se non curati per tempo. Sarà poi il dentista a stabilire, caso per caso, se è necessario che le visite di controllo avvengano in tempi più ristretti.

La prevenzione è un tema sul quale i dentisti insistono molto, a ragione: infatti, la giusta prevenzione, insieme ad una buona igiene orale, sono dei metodi infallibili per arginare i problemi più seri e più gravi che potrebbero coinvolgere bocca e denti, ed è questo un aspetto da non sottovalutare. Quando le carie diventano molto dolorose, significa che non è stata fatta una buona procedura di prevenzione e di controllo, e il danno al dente e ad altri tessuti potrebbe essere irreversibile.

Cosa significa tutto questo? Che è necessario fare una corretta opera di prevenzione, proprio per evitare che i danni possano essere irreversibili o che le malattie non prese in tempo possano diventare più ingestibili oppure creare più problemi del normale. Tuttavia, perché ci sia una buona prevenzione è anche necessario che tra il paziente e il dentista si instauri un rapporto di fiducia: la fiducia è del tutto essenziale per una corretta prevenzione. In che modo?

Perché un paziente abbia fiducia del suo dentista, non occorre solo che il dentista sia bravo. Infatti, non bastano lauree appese al muro e aggiornamenti per avere piena fiducia del proprio medico, specialmente in un ambito così delicato come è appunto quello relativo alla salute della bocca.

La fiducia si costruisce:

  • Con la professionalità del dentista, chiaramente commisurata anche ai suoi studi e risultati pregressi;
  • Con la sensibilità ed il grado di tranquillità che il dentista riesce a trasmettere, cosa non del tutto da sottovalutare per pazienti sensibili e intolleranti al dolore: in questo caso è necessario che il dentista sia in grado di trasmettere sicurezza e serenità, e che sia “umano” e vicino al paziente;
  • Con la pulizia e il mantenimento della massima igiene e di un’atmosfera sicura all’interno dello studio medico: la pulizia non deve essere evidente solo nei punti più visibili (pavimenti, bagni, sala d’attesa) ma anche per quanto riguarda l’utilizzo degli strumenti sanitari. Infatti, devono essere rispettate (e chiaramente anche visibili) le normali procedure igieniche, di sterilizzazione e di sanificazione non solo degli ambienti, ma anche degli strumenti necessari per i vari trattamenti dentali.