Chi è appassionato di modellismo le conosce benissimo: sono accessori fondamentali ed imprescindibili, ad esempio, per un rifacimento in scala della vecchia ferrovia di Volterra, ed ugualmente per un modellino di una qualsiasi auto d’epoca. Anche chi non è appassionato di ricostruzioni in scala ne ha avute per le mani o sotto gli occhi più spesso di quanto possa immaginare.
Stiamo parlando di micro lampadine o lampadine miniaturizzate, la cui utilità e la cui diffusione sono inversamente proporzionali alla loro dimensione.
L’utilizzo delle micro lampadine è oggi molto frequente, ed è possibile trovarle montate o inserite in parecchi dispositivi di utilizzo quotidiano, e non solo. Il fatto che non siano concepite per illuminare grandi superfici, infatti, non costituisce certo una limitazione d’uso. Anzi, al contrario!
Del modellismo si è già detto: basti pensare, nel caso di una linea ferroviaria, all’accensione dei semafori, all’illuminazione nella galleria, ai lampioni, o ancora, alle luci all’interno della stazione.
Le versioni miniaturizzate delle lampadine hanno un’ampia diffusione anche tra i professionisti dell’elettronica, nei quadri di controllo e per la segnalazione all’interno dei circuiti elettronici.
Molto più comunemente, le micro lampadine si illuminano nella chiave al momento dell’apertura o della chiusura delle porte dell’auto. Possono essere utilizzate per illuminare il vano porta oggetti della macchina. Per le dimensioni ridotte e per la loro disponibilità in diversi colori si adattano perfettamente ad essere montate nei giocattoli dei bambini che necessitino di effetti luce.
Ma come vengono alimentate le micro lampadine? Le loro ridotte dimensioni consentono di collegarle all’alta tensione?
Va detto innanzitutto che nella maggior parte dei casi le lampadine miniaturizzate vanno collegate a tensioni che si collocano tra 1,0 e 1,5 Volt. Questo consente quindi di utilizzarle sia tramite le tradizionali batterie, sia tramite trasformatori a bassissima tensione. Alcuni modelli possono arrivare a sopportare anche 50 Volt.
Un discorso a parte è invece da farsi per alcuni modelli al neon, che vanno alimentati con i 230 Volt della linea elettrica. Ovviamente in questa eventualità sarà necessario predisporre l’insieme del circuito, adattandolo ad un valore di resistenza che eviti alla micro lampadina di fulminarsi al momento dell’accensione.
Resta sottinteso che, nei casi di utilizzo dei modelli che supportano soglie di tensione superiori a quelle ritenute innocue per la salute delle persone, andrà prestata particolare attenzione per evitare di incorrere in problemi (come la folgorazione per contatto nel caso dei 230 Volt).
Come per le lampadine di misura tradizionale, anche per quelle miniaturizzate la scelta è da compiersi in base all’utilizzo che se ne farà e alle caratteristiche del luogo di installazione.
In particolare, si dovrà prestare attenzione ad alcune specifiche che consentiranno di fare la distinzione tra una micro lampadina e l’altra:
Ora non vi resta che navigare su uno dei tanti siti online di elettronica e scegliere la micro lampadina che faccia al caso vostro: su Conrad.it, rivenditore online specializzato in elettronica, informatica e modellismo, potete trovare, per esempio, un’ampia scelta di modelli e varianti in grado di rispondere a qualsiasi vostra esigenza e disponibilità economica.
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