Il trading online di opzioni binarie è un’attività di investimento ad elevato rendimento che però può anche generare delle perdite, soprattutto se si opera con scarsa attenzione o, peggio ancora, adoperando un broker di opzioni binarie di bassa qualità. Per questi motivi, molti sono spinti a chiedersi se le opzioni binarie siano una truffa; la risposta è assolutamente no, le opzioni binarie non sono una truffa. Purtroppo, però, i casi di truffa legati alle opzioni binarie non sono pochi; per questo motivo è bene prestare molta attenzione ed effettuare adeguati controlli prima di investire.
Le vittime di questa trappola sono per lo più investitori disinformati, che non sono in grado di riconoscere l’inganno messo in atto da broker senza licenza. Solitamente la piattaforma incoraggia l’investitore a depositare denaro e lo spinge ad effettuare un’operazione impossibile da realizzare. In seguito nessuno risponde e non sarà più possibile ritirare le somme depositate. Nei casi peggiori, alcuni broker richiedono ulteriori depositi per sbloccare i precedenti. L’idea di base è quella di massimizzare il loro guadagno, a danno degli investitori.
Generalmente le frodi si nascondono dietro proposte di investimento imbattibili e pubblicizzate in modo molto aggressivo. Occorre quindi dubitare già da queste offerte che sin da subito si manifestano troppo appetibili e facili.
Per riconoscere se si possa trattare di una truffa o meno, bisogna verificare se il broker che ci propone l’investimento sia provvisto di licenza. La regolamentazione, difatti, garantisce un buon funzionamento e la totale sicurezza delle operazioni degli investitori.
Le autorità di regolamentazione, come l’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in Francia, richiedono che il broker soddisfi i seguenti requisiti, per poter così ottenere una regolare licenza:
In Italia il trading delle opzioni binarie, così come il forex trading, è vigilato dalla Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa).
Per poter riconoscere una truffa, bisogna altresì verificare che il broker, o la società di brokeraggio con cui abbiamo a che fare, non sia registrato nella black list dell’AMF. Questo elenco viene aggiornato trimestralmente e individua le truffe a danno di investitori in opzioni binarie che si sono verificate in Italia negli ultimi tempi. Per redigere questa black list, l’AMF si basa sulla testimonianza di individui che sono stati truffati e che non hanno esitato a passare le informazioni alle autorità di regolamentazione.
La lista nera dell’ AMF, dunque, comprende una serie di broker online da evitare, se si vuole scongiurare il rischio di frodi. Le piattaforme di opzioni binarie facenti parte della lista nera, infatti, non offrono le garanzie minime necessarie per consentire al trader di effettuare un investimento privo di rischio.
Queste piattaforme, dunque, non hanno una licenza rilasciata dall’ AMF o da altri organismi europei di regolamentazione in quanto non conformi alle norme per la sicurezza delle operazioni di speculazione.
Da quanto esposto in questo articolo, emergono dunque alcuni aspetti fondamentali da tenere in considerazione per riconoscere le truffe quando si vuole investire nelle opzioni binarie:
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