Pneumatici all season, il compromesso di successo

Non sempre la parola “compromesso” ha una accezione negativa: nel caso degli pneumatici, ad esempio, descrive a dovere le prestazioni delle cosiddette gomme all season, ovvero l’anello di congiunzione tra le caratteristiche invernali e quelle più prettamente estive. E proprio questo è il segmento in cui si danno battaglia i marchi premium.

Una gamma in crescita

La conferma arriva anche dalla pagina del portale Euroimport Pneumatici dedicata proprio alle gomme 4 stagioni: il sito torinese, uno dei più importanti retailer italiani di pneumatici per auto e moto, raccoglie infatti i migliori prodotti e le novità di oltre 150 brand, con tante offerte proprio in questo comparto innovativo, che è particolarmente interessante in questa fase di passaggio dalle gomme invernali a quelle estive, che come noto ha nel 15 aprile la data “limite” imposta dal Codice della Strada (qui per ulteriori approfondimenti).

Un compromesso positivo

Come si intuisce anche dal nome, le gomme 4 stagioni consentono di circolare in tutte le stagioni rispettando tutte le norme, perché sono realizzate in modo da garantire soddisfacenti margini di sicurezza in qualsiasi periodo dell’anno e in ogni possibile contesto meteorologico. Ecco che torna, dunque, il termine “compromesso” utilizzato in avvio di articolo.

Prestazioni medie

I detrattori di questa tipologia di pneumatici utilizza la parola in senso poco positivo, ovvero sottolineando come gli pneumatici all season non raggiungano prestazioni di eccellenza in alcun campo; ovvero, traducendo in risvolti pratici, nei mesi invernali e nelle condizioni di freddo come neve e strade ghiacciate si fanno preferire le gomme invernali, mentre al contrario quando il termometro punta verso l’alto sono proprio gli pneumatici estivi a rispondere meglio alle sollecitazioni di guida.

Il vantaggio delle gomme 4 stagioni

Se questo appare scontato, non sono però inferiori i vantaggi che sono assicurati dalle gomme 4 stagioni, a cominciare appunto dalla possibilità di “saltare” il cambio gomme sia ad aprile che a novembre (con relativo risparmio di un treno di pneumatici). Una scelta che può influire anche sulla sicurezza: il 65% degli automobilisti europei infatti non sostituisce gli pneumatici neppure quando obbligatorio, con conseguenze potenzialmente pericolose per la circolazione.

Le caratteristiche principali

Per descrivere le qualità di queste gomme bisogna tener presenti due aspetti particolari: il primo è il disegno del battistrada e il secondo la mescola, la cui composizione influenza le varie performance. Gli appassionati di Formula 1 possono capire bene questo discorso, perché nelle competizioni è da anni che esistono diverse “mescole”, e il campionato 2017 non fa eccezione. Per quest’anno, ad esempio, il fornitore unico Pirelli ha preparato ben 7 diverse declinazioni delle sue Pzero.

Le gomme della F1

Si parte dalla mescola morbida, presente in tre varianti: la UltraSoft, con fascia di colore viola, è quella che raggiunge più rapidamente il surriscaldamento e assicura le prestazioni più veloci; di poco più resistente è la SuperSoft, con fascia di colore rosso, ideale per i giri di qualifica; la Soft, contraddistinta dal giallo, assicura vita lunga sui circuiti a basso degrado. Guardando alle dure, invece, c’è la mescola Hard, con fascia di colore arancione, per chi vuole puntare sulla durata; le altre soluzioni sono invece le gomme Wet, con segno azzurro, classiche per il bagnato, e due versioni “compromesso”.

Anche in Formula 1 si usa il “compromesso”

Anche in F1, infatti, si utilizzano due tipologie di pneumatici che sono “a metà strada” tra mescole differenti: oltre alla classica intermedia, con la fascia di colore verde, da utilizzare quando l’asfalto è bagnato ma senza pioggia battente, c’è infatti anche la mescola Medium, con fascia di colore bianco, che viene considerata equilibrata al punto da garantire la miglior risposta alla combinazione di esigenze di durata e prestazioni.